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Dono albero di Natale al Papa

Eccellenza, Eminenze illustrissime, autorità militari e civili, gentili signore e signori,

 

è con una grande emozione che in questo suggestivo scenario, della storia e della fede, a nome del Comitato Promotore ho l’onore di porgere il saluto più cordiale a tutti i presenti.

 

Quando quattro anni fa partì da Pinzolo la richiesta di poter far dono a Sua Santità di uno di uno dei nostri abeti, non potevo certamente pensare quanto straordinaria fosse l’emozione che ora sto e stiamo vivendo e di cui siamo profondamente riconoscenti.

 

Idealmente in questa magnifica piazza c’è tutta la Valle Rendena, tanti cuori e tutti uniti dal desiderio di testimoniare affetto a Sua Santità.

 

Da quando vent’anni fa Sua Santità Giovanni Paolo II visitò le nostre montagne, comminò sui nostri ghiacciai dell’Adamello, celebrò la Santa Messa su di un altare di granito eretto tra le nevi perenni, è ancora viva l’emozione del Suo sguardo contemplativo tra il bianco dei ghiacciai e l’azzurro del cielo.

 

Ed è anche alla luce di questa esperienza, che per noi negli anni, Giovanni Paolo fu ed è il Papa amico. Lo è per i nostri giovani, per la comunità civile, per noi amministratori, con suoi moniti ripetuti e incrollabili alla pace e alla solidarietà tra i popoli.

 

Immagini e ricordi che accesero in noi un profondo affetto, ed ora siamo qui per testimoniarlo donandoLe un simbolo della nostra natura, rappresentato da uno di quegli abeti che danno vita ai nostri boschi.

 

In questa occasione e raccolti attorno a questo maestoso albero, vogliamo portare al Santo Padre anche la gioia del nostro cuore, la stima dei nostri gruppi di volontariato e la preghiera di noi pellegrini a Roma, con la nostra fede e nell’attesa della vivida luce del Santo Natale Intervento del Sindaco di Pinzolo,

 

 

Mauro Mancina, in occasione del dono dell'albero di Natale al Papa

 

Dicembre 2004

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