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COMUNITA' DI VALLE, ATTO SECONDO

Seppur in ritardo leggo con attenzione la cronaca degli avvenimenti locali, ed in qualità di ex Sindaco di Pinzolo e promotore del pregnante dibattito con relativo referendum sulle Comunità di Vall, prendo con soddisfazione atto che il Sindaco Bonomi, al quale possiamo attribuire in buona parte la responsabilità di questa scelta sbagliata, vuoi anche per il ruolo di coordinamento che gli compete nei confronti degli altri Sindaci e le varie amministrazioni della valle, sia ora sulla strada del ravvedimento. Pertanto, credo opportuno riconsiderare il documento che, allora in qualità di componente di minoranza del consiglio comunale, avevo predisposto a nome dei gruppi consiliari “Insieme “ e “L’Intesa” che mi sembra ancora oggi di grande attualità nella sua forma e anche nei suoi contenuti. Aggiungo solo che ,causa questa scelta sbagliata e voluta unicamente a fini politici di controllo e di lottizzazione partitica del territorio abbiamo: • Perso 10 anni ,nei quali avremmo potuto rendere più protagonista della vita amministrativa la nostra gente e le sue istituzioni. • Abbiamo sperperato un sacco di soldi. • Abbiamo ulteriormente mortificato la nostra gente, rendendola ancora più scettica nei confronti di chi fa politica, di chi amministra e delle istituzioni nelle quali invece dovremmo ritrovarci . Orbene, gente ravveduta e sempre convinta sulla Comunità di Valle per la Rendena, affrontate ancora una volta l’arduo percorso, la via per Trento, non per sentire cosa vuole e come vuole la riforma il politico di turno, bensì per dirle chiaro e forte quello che vuole la nostra gente, affinché non sia ancora una volta mortificata da una politica e da un contesto amministrativo fatto di condizionamenti e di sudditanza magari all’ insegna dell’effimera “magnadora”. Forse, chissà che sia la volta buona. Mauro Mancina Legge provinciale 16/06/2006 n°3. “Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino” parere ex articolo 12 terzo comma. Dichiarazione di voto dei gruppi consiliari “Insieme e L’intesa". Nel dare atto al Presidente del Consiglio della determinazione con cui ha portato a conclusione il dibattito sulla Riforma Istituzionale, ci è doveroso evidenziare il ruolo ed il contributo, che i consiglieri dei gruppi “Insieme e L’intesa” hanno avuto in occasione dei due Consigli Comunali e nel Consiglio informale, che ha portato ad un orientamento comune, funzionale alla costituzione della tanto auspicata Comunità di Valle. In questo contesto, esprimiamo la nostra ragionata soddisfazione per essere riusciti a produrre, ed a far produrre al Consiglio Comunale, un’autonoma decisione in merito ad un problema decisamente rilevante per la crescita socio economica delle nostre comunità, disancorandoci da quelle forti pressioni che qualche aggregazione politica, di questa Giunta Provinciale sta esercitando. Oggi possiamo dire che, quello che da tanti anni era stato fortemente richiesto degli amministratori di tutta la Valle e dalle loro Comunità, è nella prospettiva di potersi avverare; quantomeno, possiamo dire chiaro e forte che l’amministrazione comunale di Pinzolo ha fatto la sua parte. Si tratta ora, che anche coloro che negli anni hanno sempre reclamato tale obbiettivo sappiano fare la loro, indipendentemente dalle pressioni o dai condizionamenti che sappiamo essere esercitati. E’ vero, non abbiamo un forte e ben radicato spirito di appartenenza a questa nostra Valle Rendena, anche perchè a più riprese ed in più occasioni il potere centrale più che favorirlo lo ha impedito, però abbiamo una realtà territoriale, geografica, storica ed una economia che fortemente ci accomuna. E’ altrettanto vero che non abbiamo una pianta solida da far crescere, però abbiamo un germoglio che sta solo a noi saper coltivare. Questo non vuol dire che vogliamo voltare le spalle a comunità con le quali siamo stati congiuntamente protagonisti della storia di questi anni, attraverso momenti di confronto e di dibattito ideologico, ma anche sostanzialmente con azioni che hanno contribuito a ben delineare quel percorso di crescita sociale e di affermazione anche economica che oggi ci contraddistingue. Con queste comunità noi vogliamo continuare a rapportarci ed a confrontarci, ed in questo campo avremo, molte opportunità ed occasioni. Però oggi se di “riforma” vogliamo parlare, si tratta di saper guardare a soluzioni diverse, che sappiano affermare e far crescere quello spirito di Comunità di Valle che abbiamo sempre sbandierato di volere, nella convinzione che l’esperienza Comprensoriale, anche nel contesto dell’aggregazione che la ha caratterizzata ha fatto il suo tempo, ed ora, se vogliamo veramente riformare, dobbiamo costruire con i fatti qualcosa di diverso, quel qualcosa che almeno a parole abbiamo sempre voluto. Altrimenti potremmo, con poco orgoglio, dire che abbiamo si cambiato ma per non cambiare niente.


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