MEGA HOTEL 5 STELLE AI CAMPICIOI

Per meglio inquadrare il problema riguardante l'urbanizzazione della zona Campicioi con la ventilata ipotesi della realizzazione di un hotel a 5 stelle, è opportuno tenere conto che: La destinazione urbanistica di quella zona è vincolata alla realizzazione di un albergo tradizionale, da realizzare in base ad uno specifico piano attuativo che avrebbe potuto prevedere, non la sola "beneficiata" a favore del finanziatore di turno, ma bensi anche vantaggi per l'intera Comunità, per esempio, richiedendo in contropartita, la partecipazione ad una sempre miglior urbanizzazione del territorio, tramite l'auspicata realizzazione, a loro carico, del secondo lotto della via Masere. Certo che per fare ciò, sarebbe auspicabile che chi è amministratore pubblico sia equidistante da chi abbia interesse in tale realizzazione. Quindi non coinvolgibile da attività di vario genere anche se professionali. Ma ormai, sembra che, i buoi siano già scappati dalla stalle. Cerchiamo però almeno di limitarne i danni. Altresì, va considerato: Che a quell'epoca, inizio anni 2000, la situazione economica era favorevole, e non lasciava certamente intravvedere l'attuale congiuntura, quindi era ovvio prevedere un progetto di crescita e di sviluppo ricettivo sopratutto alberghiero. Che in quegli anni si era impegnati ad ottenere l'autorizzazione al collegamento sciistico con Madonna di Campiglio e condizione inderogabile era anche dimostrare che in una località medio-piccola, quale Pinzolo, vi erano i presupposti per un aumento, ragionato, della ricettività alberghiera. A tale scopo nel PRG si era previsto la realizzazione di alcune aree con destinazione alberghiera. Che indipendentemente dall'attuale situazione congiunturale, va rimarcato, che a Pinzolo oggi, non vi sono i presupposti di mercato, nè per un così consistente aumento, in modo monopolistico, di posti letto, che prefigurerebbero un vero e proprio scompenso della ricettività già esistente, nè per la realizzazione di un hotel a 5 stelle. E non si vorrebbe che tale illusoria rappresentazione celasse, con qualche intuibile compiacenza, una vera e propria "mega speculazione".